Corriere dell'Irpinia - Arrivano dall’Irpinia i Ghost Scout in cerca di luoghi abbandonati

Pubblicato Sabato, 30 Marzo 2013 19:04

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AVELLINO - Si chiamano "Ghost scout" che sta per ricercatori di luoghi fantasma. Sono tre giovani appassionati di paesologia che hanno scelto di cimentarsi in una vera e propria impresa, Giuseppe Forino, esperto in scienze geografiche, Sandro Montefusco, biologo e Sirio Di Capua, ingegnere, due dei quali irpini.

La loro scommessa è quella di raccontare le aree dimenticate della Campania, dai paesi abbandonati alle ferrovie chiuse, dai borghi abbandonati agli insediamenti industriali dismessi. Alcuni dei loro scatti sono in mostra tutte le sere, dalle 20 fino alla domenica di Pasqua nelle sale del Kestè, in largo San Giovanni Maggiore Pignatelli e presenti sul sito www. spaziarendere. it. Un progetto nato dalla volontà di comprendere le ragioni che hanno condotto all'abbandono di aree del territorio, da quelle di natura economica a quelle più propriamente politiche e che diventa, dunque, l’occasione per riflettere sul futuro del Mezzogiorno.

Un viaggio che non può non partire dall'ex base Nato di Montevergine, oggi ridotta a un insieme di ferraglie ed erbacce, tra tunnel segreti non censiti ufficialmente. O ancora immagini di Romagnano al Monte (Salerno), Conza della Campania (Avellino), Vairano Patenora (Caserta). Fino alla ferrovia dismessa Avellino-Rocchetta Sant'Antonio e alla centrale nucleare del Garigliano, in provincia di Caserta.
Un progetto certamente ambizioso, quello di Sandro, Giuseppe e Sirio che testimonia come proprio tra i giovani sia particolarmente diffusa una forte coscienza civica e ambientale, nella convinzione che il riscatto del Sud debba partire dai luoghi.