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YOUNG - Indievidui e Johnny DalBasso riscoprono la base NATO a Montevergine

Da: http://culture.you-ng.it/2013/10/18/indievidui-johnny-dal-basso-riscoprono-la-base-nato-montevergine-video/, 18 ottobre 2013.

 

 

On line la nuova puntata di Indievidui, il progetto geo musicale di cui già ci siamo ampiamente occupati in passato. Dopo l’ottima prima stagione, Indievidui è tornata con il solito format: un luogo abbandonato, un musicista in acustico e la voglia di ridare vita ad ogni angolo abbandonato della Campania. Oggi in onda il secondo episodio, direttamente da Montevergine vicino ad Avellino. Di seguito, il comunicato stampa. Buona visione e buona lettura.

 

Musica all’ex base Nato di Montevergine con Johnny DalBasso.

Indievidui scopre i segreti di guerra con la squadra di Spazi @ Rendere . Gli spazi abbandonati sono fatti anche di storia recente, come quella che racconta l’ex base Nato di Montevergine (AV). Accompagnato dai ragazzi di Spazi @ Rendere, Indievidui porta la musica di Johnny DalBasso in un territorio pensato per il controllo del Mediterraneo. La strada è quella che porta al Santuario della Madonna di Montevergine, vicino Avellino. Bisogna continuare la salita per trovarsi dinanzi ad un immenso spazio vuoto racchiuso da cancelli e filo spinato. A 1200 metri d’altezza, nel 1966 ha preso vita la stazione militare Nato, il più grande sito di comunicazione della Air Force in Italia. Un centinaio di militari americani – con le rispettive famiglie – viveva e lavorava nell’entroterra irpino. Gli statunitensi crearono stretti rapporti con la gente del posto, che divennero solidarietà nei primi soccorsi per il tragico terremoto del 1980.
Con la chiusura della base NATO è andato via tutto, dagli stabilimenti ai segreti di guerra. Resta l’incontro di due popoli, di culture differenti e di vicini di casa improvvisati. Uno spazio vuoto può riprender vita, ma quella vita non potrà mai prescindere dal suo passato.

Nel panorama della musica indipendente una sola voce poteva portarci così vicini all’America: la voce di Johnny DalBasso. Alla chitarra c’è Johnny DalBasso. Alla batteria ancora Johnny DalBasso e l’armonica – a sorpresa – è di Johnny DalBasso. A mettere insieme la band è Johnny DalBasso, un mix di Clash e Buscaglione, di Battisti e Sex Pistols, di Beatles e Ramones. Una One man band che racchiude nei testi in italiano generi come folk, punk e rock. Se il nome trae in inganno, le origini avellinesi non lasciano dubbi al sangue tricolore che scorre nelle melodie di un esordio discografico che prenderà vita a dicembre per la Octopus Records. “Lampi nel Buio” è solo un assaggio. Il disco è un piatto che va servito caldo.

Per questo episodio Indievidui ringrazia i ragazzi di Spazi @ Rendere che armati di coraggio, passione e curiosità riposizionano sulla carta geografica i luoghi dimenticati. Qui le loro avventure: www.spaziarendere.it. Indievidui è un progetto che viaggia per la Campania mettendo piede nei luoghi senza vita. Indievidui è voce del verbo individuare, perché è dalla scoperta che nasce la sorpresa. Indievidui è la musica che si sporca le mani.

 

Corriere dell'Irpinia - Arrivano dall’Irpinia i Ghost Scout in cerca di luoghi abbandonati

LINK ARTICOLO: CORRIERE DELL'IRPINIA
AVELLINO - Si chiamano "Ghost scout" che sta per ricercatori di luoghi fantasma. Sono tre giovani appassionati di paesologia che hanno scelto di cimentarsi in una vera e propria impresa, Giuseppe Forino, esperto in scienze geografiche, Sandro Montefusco, biologo e Sirio Di Capua, ingegnere, due dei quali irpini.

La loro scommessa è quella di raccontare le aree dimenticate della Campania, dai paesi abbandonati alle ferrovie chiuse, dai borghi abbandonati agli insediamenti industriali dismessi. Alcuni dei loro scatti sono in mostra tutte le sere, dalle 20 fino alla domenica di Pasqua nelle sale del Kestè, in largo San Giovanni Maggiore Pignatelli e presenti sul sito www. spaziarendere. it. Un progetto nato dalla volontà di comprendere le ragioni che hanno condotto all'abbandono di aree del territorio, da quelle di natura economica a quelle più propriamente politiche e che diventa, dunque, l’occasione per riflettere sul futuro del Mezzogiorno.

Un viaggio che non può non partire dall'ex base Nato di Montevergine, oggi ridotta a un insieme di ferraglie ed erbacce, tra tunnel segreti non censiti ufficialmente. O ancora immagini di Romagnano al Monte (Salerno), Conza della Campania (Avellino), Vairano Patenora (Caserta). Fino alla ferrovia dismessa Avellino-Rocchetta Sant'Antonio e alla centrale nucleare del Garigliano, in provincia di Caserta.
Un progetto certamente ambizioso, quello di Sandro, Giuseppe e Sirio che testimonia come proprio tra i giovani sia particolarmente diffusa una forte coscienza civica e ambientale, nella convinzione che il riscatto del Sud debba partire dai luoghi.